Per allevare correttamente dei canarini domestici, è necessario seguire alcune linee guida. In primo luogo occorrerà preoccuparsi di farli stare in un luogo abbastanza grande, adeguato e pulito. L’alimentazione, evidentemente, non dovrà essere trascurata, così come le eventuali cure mediche. Per fare in modo che i vostri amici volatili possano riprodursi in modo corretto e con successo, vi mostriamo i principali dettami relativi all’accoppiamento dei canarini.

Informazioni sul canarino domestico

Il termine “canarino” serve comunemente a identificare le diverse razze della specie Serinus canaria. Il suo corpo è piccolo e allungato, con piume dai colori vivaci, piccoli occhi rotondi e un piccolo becco conico. Per quanto riguarda la dieta, fondamentalmente questi volatili sono granivori e allieteranno le vostre giornate con il loro dolcissimo canto. Tra le molte pratiche di allevamento e accoppiamento di uccelli domestici, la canaricoltura è probabilmente quella più popolare. Si è diffusa nei paesi europei e americani dal momento che richiede poco spazio, è semplice e non prevede un’eccessiva spesa. L’allevamento e l’accoppiamento dei canarini possono essere fatti in piccoli ambienti, se adeguatamente attrezzati. Se i vostri amici piumati sono già entrati nella fase riproduttiva, questi suggerimenti vi saranno molto utili.

Ciclo riproduttivo dei canarini

Il primo passo per l’accoppiamento dei canarini riguarda la scelta dei genitori, ovvero i maschi e le femmine più adatti. Ecco perché è così importante conoscere il loro ciclo riproduttivo. Nella maggior parte degli uccelli, questo periodo segue un ritmo stagionale. Significa che questi volatili si accoppiano solo durante un certo periodo dell’anno, in base alle condizioni climatiche del loro habitat. In natura, i canarini si accoppiano quando i giorni sono più lunghi e c’è maggiore disponibilità di luce. Cioè, dall’arrivo della primavera fino alla fine dell’estate. Pertanto, vi raccomandiamo di scegliere maschi e femmine per tempo, prima dell’accoppiamento: meglio se negli ultimi giorni d’inverno. Per scegliere bene le coppie, ovviamente, cercate di osservare il loro aspetto, il peso e anche il comportamento, per verificare il loro stato di salute.

Qual è il momento migliore per far accoppiare i canarini?

Le femmine raggiungono la loro maturità sessuale dopi i 7 mesi, mentre i maschi due più tardi (a 9). A questa età sono già fertili, ma si consiglia di attendere il primo anno di vita per garantire una migliore riproduzione. I canarini devono essere ben nutriti e stare in forma, per poter portare a termine la riproduzione. Dovranno mostrare un atteggiamento felice e ben disposto, con l’arrivo della primavera. Inoltre, l’ideale è che abbiano terminato il cambio del piumaggio almeno 3 mesi prima di tentare l’accoppiamento. Se queste condizioni non vengono rispettate, potrebbero esserci rischi sia per i genitori che per i nascituri. Attualmente, molti allevatori scelgono di stimolare artificialmente il calore dei canarini per poter anticipare la stagione riproduttiva.

Consigli per formare le coppie

È abbastanza semplice riconoscere l’arrivo del calore e distinguere il sesso dei canarini in questa epoca dell’anno. Per farlo, prendete tra le mano un canarino alla volta e soffiate sulle piume della coda. Nell’esemplare maschio noterete una piccola protuberanza, Al contrario, la femmina mostrerà la zona genitale turgida e umida. Dal momento che l’accoppiamento avviene solamente di giorno, non appena siete sicuri di essere entrati nella fase riproduttiva, potete unire i due canarini nella stessa gabbia, sin dalle prime luci dell’alba. I maschi e le femmine inizieranno ad accoppiarsi durante i primi 3 giorni. Quando ciò non accade, gli allevatori usano il “trucco” di accendere una luce anche di notte, aumentando il periodo del potenziale inseminamento. Non eccedete con l’illuminazione: l’obiettivo è quello di simulare l’alba.

Nido e cova delle uova

Quando l’accoppiamento dei canarini ha successo, la femmina deve iniziare a costruire il nido per la deposizione delle uova. Avrete bisogno di un nido artificiale, che facilmente troverete in commercio. Ve ne sono di diversi tipi e materiali. La scelta migliore sarà quella dettata dalla dimensione della gabbia e dallo spazio disponibile. E’ fondamentale che forniate alla femmina i materiali per l’imbottitura del nido. Potrete passargli, dalle sbarre, dei peli sterilizzati di animale o anche in fibra di yuta, cocco, sisal… Le femmine di solito depongono un uovo al giorno fino a quando raggiungono 4-6 mesi di nidificazione. In generale, un canarino posa tra 4 e 6 uova per accoppiamento. Alla fine della deposizione, è consigliabile eseguire l’incubazione assistita delle uova.

Le uova

Ogni uovo deve essere accuratamente rimosso dal nido alla fine del pomeriggio e sostituito da una piccola pietra. Dovrete appoggiarlo, delicatamente, all’interno di in una piccola scatola foderata di cotone pulito. Quando la femmina avrà deposto tutte le uova, restituirete al nido le altre. Questa procedura consente ai pulcini di nascere allo stesso tempo e di venire alimentati nello stesso modo, con le stesse quantità per tutti.